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Scegliere l'auto elettrica significa cambiare il modo in cui viviamo l'auto​

È opinione molto diffusa quella secondo cui l'auto elettrica non permetterebbe più di vivere la propria vita ed i propri spostamenti normalmente, tra ore interminabili ad aspettare l'auto in carica e la ricerca delle colonnine che assomiglia ad una caccia al tesoro. Cosa c'è di vero e cosa di falso?
L'auto elettrica cambia le nostre abitudini? Sì, ed in meglio
Affermare che acquistare un'auto elettrica non implichi un cambio di paradigma, un modo diverso di approcciare l'auto, sarebbe un errore. È ovvio che alcune abitudini cambieranno, ma non necessariamente in peggio, come alcuni vogliono far credere.

Se ad esempio un'auto elettrica ci mette tanto a caricare rispetto al classico pieno di carburante questo non significa che bisogna aspettare l'auto durante la carica. Fissarla non farà salire la percentuale della batteria più velocemente. La realtà è che quel tempo può essere sfruttato diversamente. Molte colonnine si trovano in prossimità di attività commerciali, supermercati o attività ricreative. Al contrario, collegare l'auto alla colonnina richiede lo stesso tempo di un semplice parcheggio.
Auto elettriche in ricarica
Per quanto riguarda la ricerca delle colonnine... Questa problematica emerge, di solito, quando si visita un luogo sconosciuto, soprattutto se non c'è stata alcuna pianificazione. Ma parte il fatto che la maggior parte delle vetture odierne integrano una mappa con le colonnine presenti sul territorio, è ragionevole pensare che una persona che guida un'auto elettrica sappia dove si trovano le colonnine più vicine alla propria abitazione o luogo di lavoro, alla stregua dei distributori di carburante. E no, queste non si spostano durante la notte.

E durante i lunghi viaggi? Fermarsi ogni due o tre ore, invece di guidare tutto d’un fiato, è davvero un ostacolo insormontabile?

Uno studio condotto su autisti di autobus commerciali ha analizzato l'impatto del tempo di guida continuo e delle pause sulle prestazioni di guida e sul recupero. I risultati hanno mostrato che dopo 2 ore di guida ininterrotta, si manifestano segni di affaticamento e un calo delle prestazioni. Dopo 4 ore, tutti gli indicatori di prestazione mostravano cambiamenti significativi, ad eccezione della percezione della profondità. È stato osservato che una pausa di 15 minuti era sufficiente per recuperare dopo 2 ore di guida, mentre per periodi di guida di 3-4 ore, erano necessarie pause di 30 minuti per eliminare gli effetti negativi della fatica. In fin dei conti, fermarsi per ricaricare l'auto, sgranchirsi le gambe o bersi un caffè non è poi così male, anzi, può migliorare il viaggio stesso e la sua sicurezza.

Sei ancora convinto che cambiare approccio all'auto e ai viaggi sia negativo?