Punto 1 - Il caricatore fa la differenza!
Esattamente come accade per gli altri dispositivi tecnologici, anche il tempo di ricarica di un'auto elettrica può variare in base al caricatore utilizzato, la colonnina nel nostro caso. Quando ci rechiamo in concessionaria per acquistare un'auto elettrica è consigliabile chiedere tre valori al venditore. Il primo è la capacità della batteria, espressa in kWh. Il secondo e il terzo sono le potenze massime di ricarica accettate in corrente alternata (AC) e corrente continua (DC), espresse in kW.In linea di massima verrebbe da pensare che una batteria piccola impieghi meno tempo a ricaricarsi rispetto ad una più grossa. Questo non è sempre vero. Spesso le velocità massime di ricarica sono calibrate sulla capacità effettiva della batteria del veicolo. Di conseguenza, recandoci ad una colonnina estremamente veloce, come una Ionity ad esempio, che può arrivare a 350 kW di potenza, potremmo notare come un primo veicolo con una batteria piccola impieghi un tempo similare ad un secondo veicolo con batteria più capiente. Questo accade perché la colonnina è in grado di sincronizzarsi con le capacità massime di entrambe le vetture, erogando il massimo di energia ammessa dal sistema di ricarica di ciascun veicolo.
Ma recandoci ad una colonnina con potenza ridotta, 50 kW ad esempio, è possibile che entrambe le vetture non riescano a sfruttare efficacemente le loro potenzialità di ricarica. In questo caso, con buona probabilità la batteria più piccola si ricaricherà decisamente prima dell'altra, perché a parità di energia immessa nel medesimo tempo la più piccola raggiungerà prima il 100%.
